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FEDERICO QUADRELLI

Uno sguardo critico sulla realtà

Una recensione del film Raising Dion, Netflix

30 Gen 2022 | Film

Ho guardato su Netflix una serie classificata per bambini, che in realtà va bene anche per adulti: Raising Dion.
Una storia ben strutturata di fantasia che mette insieme molti aspetti positivi ed educativi all’insegna dell’inclusione, della tolleranza e degli affetti, non solo familiari.
🌍 La questione ecologica ed il rispetto per la natura, presentata in diversi passaggi della serie con la tutela degli animali da un lato e la sottolineatura dell’importanza della scienza nello studio dei fenomeni naturali disastrosi dall’altro, con lo scopo di trovare delle soluzioni.
👩‍🍼 La questione familiare, con il focus sull’esperienza di una madre single che deve conciliare responsabilità genitoriali, lavoro e vita privata, in un contesto sociale e strutturale ostile.
🏥 La questione sociale, attraverso il tema sanitario, di critica al sistema statunitense di lavoro con/senza assistenza sanitaria e l’importanza dei legami deboli nel potersi far strada anche per cose minime, ma fondamentali.
👩‍🦽 La questione della diversità, e dunque delle discriminazioni. Questa è forse la componente emotiva più travolgente. Per es. l’amicizia che nasce tra il protagonista bambino e la bambina (vedi foto allegata) costretta su una sedia a rotelle per una malattia genetica (che non viene minimamente citata) e che descrive la sua condizione di persona discriminata in questi termini: “sono abituata ad essere invisibile”. All’inizio il protagonista, un bambino nero in una scuola al 98% di bianchi, vittima lui stesso di discriminazione da parte di un adulto, non vuole essere amico della bambina, perché “anche lei non ha amici”, evidenziando il bisogno di riconoscimento nel gruppo dei pari, anche diventando lui stesso uno che discrimina. Il tema del bullismo è la base su cui si sviluppa l’esclusione e il senso di invisibilità dei personaggi.
L’evoluzione dell’amicizia tra questi 2 personaggi è il pezzo di racconto meglio riuscito e con un valore pedagogico. Ed è ovviamente molto commovente.
🌈 La questione LGBT è appena citata, con la relazione tra la zia e la collega. Non è oggetto di discriminazioni, semplicemente assunta come un aspetto anche trascurabile: bene così, perché evidenzia una tendenza di normalizzazione. Evidentemente un tema sempre meno critico. Di contro, la questione del conflitto tra bianchi e neri è fortemente tematizzato: al bambino viene spiegato che esistono persone che ragionando in modo sbagliato giudicano “cattivi” quelli con un colore della pelle diverso.
💘 La questione dei rapporti interpersonali è di sottofondo: il rapporto consensuale viene descritto con l’affermazione: se dico no, è no. Ed è una questione di rispetto: in amore, con le attenzioni insistenti e poi aggressive di chi non accetta un no “ed invade lo spazio personale”, come in amicizia, quando usando i suoi poteri il protagonista cerca, senza il consenso dell’amica sulla carrozzina, di farla camminare pensando che sia ciò che desidera.
Ci sarebbero diverse altre questioni da presentare, ma mi fermo qua e consiglio proprio di vederlo, con le proprie figlie e coi propri figli, e/o nipoti. Perché ne vale la pena.